Dare dati è fondamentale perché tu possa capire come sta andando il mercato immobiliare e fare scelte più oculate quando si tratta di vendere o comprare casa.
E i dati oggi confermano un trend che è sotto gli occhi di tutti: l’aumento dei tassi di interesse sta congelando le compravendite di casa in tutta Italia.
Il punto è che si sta vivendo un periodo di immobilismo, in cui chi vorrebbe comprare una casa di proprietà aspetta, per capire cosa può succedere.
Aspetta anche chi è in affitto e, diversi italiani, scelgono di rimandare la decisione di acquisto, nell’attesa che i mutui possano essere più convenienti o che i valori immobiliari scendano.
E qui è necessario fare un paio di ragionamenti, ma prima i dati.
I dati sull’aumento dei tassi
A luglio 2023 i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Taeg) si sono collocati al 4,58 % (4,65% in giugno).
Il dato è della Banca d’Italia, ma con l’ultimo aumento da parte della Bce, secondo questo articolo di SkyTg24 il risultato è una rata mensile che può costare fino al 66% in più.
Gli analisti sono concordi che il picco del costo dei mutui si avrà a dicembre 2023, poi ci sarà una lentissima discesa.
E qui apro il primo ragionamento: stanno aumentano entrambi i tassi per tipologie di mutuo, sia il variabile che il fisso. Ovviamente le persone stanno preferendo il fisso (95% di richieste negli ultimi mesi), ma il punto è che la maggior parte degli italiani ha un costo troppo alto da sostenere, legato allo stipendio medio.
Secondo l’ultimo rapporto Istat, la retribuzione media da lavoro dipendente è di 27mila euro (-12% rispetto alla media europea), ma un altro dato importante è che il potere di acquisto delle retribuzioni è sceso del -2%, mentre negli altri paesi europei è salito del +2,5%.
Il secondo dato rilevante è il costo delle case, anche in questo caso i dati sono Istat.
I prezzi stanno scendendo dello 0,7% dal +5,2% del secondo trimestre del 2022 e a livello territoriale, l’evoluzione su base annua dei prezzi delle abitazioni risulta in controtendenza, con i prezzi in crescita al nord.
Il rallentamento su base annua dei prezzi delle abitazioni, nel secondo trimestre del 2023, si manifesta in un contesto di nuovo calo (il terzo consecutivo) dei volumi di compravendita degli immobili residenziali.
Secondo il Notariato (la fonte più attendibile riguardo al numero di compravendite effettivamente stipulate, nei primi due mesi del 2023 si è registrato in Italia un calo del – 2,72% del numero delle compravendite di abitazioni rispetto allo stesso periodo del 2022.
Ricapitolando: tassi dei mutui che aumentano, stipendi medi che faticano a sostenere questo aumento, equivale alla decrescita delle compravendite immobiliari.
Bisogna quindi disperare?
Tutt’altro.
Che questo sia un momento complesso per acquistare casa è sotto gli occhi di tutti, ma le buone offerte, al giusto prezzo, ci sono.
Come sempre, tutto parte da una buona valutazione immobiliare professionale, perché mai come in questo periodo bisogna valutare con estrema attenzione il valore di un immobile.
Per questo, il mio consiglio, se vuoi vendere casa, è di fare sempre una valutazione professionale, che sappia mettere l’immobile sul mercato al giusto prezzo, così che chi lo sta cercando possa considerarlo.
Per i miei servizi immobiliari clicca qui, sono in ascolto.