Credit Cattedrale Vegetale/Mara Feroldi
Un’opera artistica in completa fusione con la natura, un’oasi dedicata alla contemplazione e alla riflessione. Questa è nelle intenzioni, la Cattedrale Vegetale di Lodi inaugurata qualche giorno fa sulle sponde dell’Adda, un’opera postuma dell’artista lodigiano Giuliano Mauri, scomparso nel 2009.
La Cattedrale Vegetale di Lodi è un’installazione di tronchi e rami di legno realizzata in un’area di ben 1617 metri di terreno. Si tratta di una costruzione imponente, realizzata con 108 colonne di legno dal diametro di 1 metro e venti ciascuna e dall’altezza di 18 metri. Curatrice del progetto è stata Francesca Regorda, e la definizione dell’opera è stata eseguita con la coordinazione del figli dell’artista Roberto e Mauro, quindi con il sostegno della Regione Lombardia e del Comune di Lodi.
Cattedrale Vegetale di Lodi: l’eredità postuma di Mauri
La Cattedrale Vegetale di Lodi fa parte di una serie di cattedrali ideate e realizzate da Mauri a partire dai primi anni ’80. Nel 2001 la prima Cattedrale venne realizzata a Borgo Valsugana in provincia di Trento, diventando una vera e propria icona simbolo della valle, e accogliendo migliaia di visitatori ogni anno. Importante quindi la seconda Cattedrale ,dislocata nel Parco delle Orobie in provincia di Bergamo, iniziata dall’artista e portata a termine dalla famiglia.
All’inaugurazione della Cattedrale Vegetale di Lodi ha presenziato il critico d’arte Philippe Daverio che ha commentato “Qui possiamo affermare che l’Arte contemporanea non é morta”. Parole di speranza, che condensano il significato di un percorso artistico in perfetta fusione con la natura. La Cattedrale Vegetale si propone, infatti, di rendere sacro e magnificente il luogo e gli elementi che lo compongono.
Al suo interno sono stati piantati degli alberi di quercia che crescendo andranno a completarla, dando vita a un vero e proprio ‘luogo del silenzio‘, a un rifugio per l’anima dove le persone potranno riflettere, meditare e sentirsi sempre più legate agli elementi naturali che le circondano.