Quando si acquista un immobile è fondamentale verificare il suo stato dal punto di vista urbanistico. Si tratta della compravendita conforme, ovvero di una transazione che deve rispettare delle regole in materia di catasto, di urbanistica e di altri aspetti che approfondiremo in seguito sul nostro sito sezione news. Oggi concentriamoci sull’urbanistica, un aspetto molto spesso tralasciato, ma che si propone di grande interesse e importanza per chi sta acquistando casa. Compravendita conforme e urbanistica: cosa bisogna sapere.

Prima di acquistare un immobile è doveroso fare la verifica dello stato urbanistico dello stesso. Se non esiste conformità urbanistica, l’atto di vendita non può essere stipulato, ma è importante considerare che il notaio certifica la dichiarazione del venditore e non si occupa certamente di controllare ‘sul campo’ la veridicità di quanto dichiarato. Se il venditore dichiara, anche in buona fede, che l’immobile che sta vendendo è conforme dal punto di vista dell’urbanistica, l’atto può essere validato, anche se il compratore si trova ad avere acquistato una casa o una proprietà che di fatto non è conforme dal punto di vista urbanistico.

Come deve comportarsi chi acquista? La scelta ideale è affidarsi a un tecnico o a un intermediario immobiliare professionista che si occupi di effettuare le verifiche del caso. E’ importante controllare che l’immobile, come si trova nel suo stato attuale, sia conforme a quanto dichiarato nell’ultimo titolo abitativo che è stato presentato nel comune dove è dislocata la proprietà.

E’ quindi importante verificare l’attinenza al permesso di costruire se l’immobile non è mai stato ristrutturato nel corso degli anni e, se è stato ristrutturato, verificare che siano stati presentati i titoli autorizzativi quali, ad esempio, la Dia, la Scia…

Se questi titoli mancano, il proprietario può provvedere a chiedere una sanatoria prima di procedere all’acquisto oppure ripristinare lo stato autorizzato impiegando la licenza originaria. E’ importante considerare che, nel caso di edifici molto vecchi, è complicato reperire la licenza edilizia originaria.

Se, ad esempio, l’immobile è pre 1942, la licenza non era ancora andata in vigore quindi non esiste, ma se l’immobile ha subito delle ristrutturazioni nel corso degli anni è importante che siano stati presentati i documenti del caso. E’ inoltre importante considerare il  1967 come anno chiave.

Compravendita senza certificato di agibilità

Cosa succede se manca il certificato di agibilità di un immobile? In questo caso, se il venditore o il costruttore non consegnano il certificato di agibilità il promissario acquirente può rifiutarsi di firmare il rogito, anche se è stato stipulato il contratto preliminare, perché si tratta di una situazione illegittima. Questo è quanto è stato fissato dal 12 dicembre 2016, dove l’agibilità ha preso il nome di segnalazione certificata di agibilità.

In ogni caso, è di fondamentale importanza controllare che la compravendita conforme sia tale appoggiandosi a un tecnico competente e chiedendo informazioni all’intermediatore immobiliare, come l’Agenzia Immobiliare Maria Pannone, a disposizione dei clienti per seguirli nella compravendita conforme e in ogni fase dell’acquisto degli immobili.

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