I dati servono per fare comparazioni e per trarre delle conclusioni. Rapporto annuale sul mercato immobiliare alla mano, è quindi possibile capire come siamo ‘messi’ da punto di vista dell’efficienza energetica a livello nazionale.
Consideriamo che l’efficienza energetica può essere considerata come una realtà per quanto riguarda le nuove costruzioni, mentre i versi cambiano quando parliamo degliedifici da ristrutture. Il 90% di essi rientra, infatti, nelle ultime due classi energetiche.
L’efficienza energetica e la promozione della qualità energetica è uno degli obiettivi dichiarati dall’ENEA, dall’I-com Istituto per la Competitività e dalla Federazione Italiana degli Agenti Immobiliari Professionisti (FIAIP)- che hanno realizzato un report annuale in materia.
Si tratta del “Rapporto annuale sull’andamento del mercato immobiliare urbano” e dalla consultazione possiamo capire come l’efficienza energetica si ponga nel corso del 2016, ma anche quali sono le prospettive per l’anno in corso.
Efficienza energetica: bene i nuovi edifici malissimo le ristrutturazioni
I dati parlano chiaro, perché se l’efficienza energetica può considerarsi accertata negli edifici di nuova costruzione, solo l’11% degli edifici che sono stati ristrutturati lo scorso annorientrano fra le prime due classi energetiche, mentre il resto nelle ultime due.
Quali sono le ragioni? Molto può essere ricondotto agli elevati costi di ristrutturazione, che per permettere all’edificio di raggiungere una classe energetica elevata chiedono l’inserimento di cappotti temici, l’impiego di sistemi di produzione di energia e molti altri fattori che possono essere ‘evitati’ se il budget non lo permette. Altre ragioni interessano anche l’estetica e la logistica. ‘Incapottare’ muri antichi di pietra può non essere consideratauna bella idea per chi ha appena ristrutturato una cascina, così come inserire i pannelli solari nel tetto di una casupola nel centro storico può davvero essere un ‘pugno nell’occhio’.
Ma senza addentrarci sulle ragioni dellascarsa attenzione verso l’efficenza energetica nella ristrutturazione, concentriamoci sui dati. Il report ha infatti dimostrato che nel 2016 gli immobili in energetica A+, A e B sono stati oggetto del 60% delle compravendite ( 10% in più rispetto al 2015).
Se gli italiani acquistano nuovo, vogliono quindi comprare energeticamente efficiente, ma un serio problema sta alla base di questa catena , apparentemente virtuosa. Il report rivela, infatti, che l’edilizia in classe G domina le compravendite con il 66% di monolocali e il 56% di ville unifamiliari, mentre le ristrutturazioni in classe energetica A e B sono appena il 3%.
Come migliorare questa situazione? L‘efficienza energetica è un obiettivo da raggiungere, per la popolazione così come per la salute dell’ambiente. Chi ristruttura sta valorizzando un patrimonio esistente e per portarlo ad essere energeticamente efficiente ha bisogno di conoscerne i vantaggi, di non vedersi ‘prosciugato’ da prospettive di conto esorbitanti e di ottenere degli aiuti in termini di cultura. In altri termini, i cittadini hanno bisogno di sapere esattamente come un intervento di un certo tipo puòoperare per il loro benessere e per il loro risparmio, senza chiedere però enormi sforzi economici per poterlo affrontare…