Il mercato dei mutui si mostra in salute, sebbene sia reduce da due anni estremamente particolari, che hanno portato la casa al centro delle priorità per gli italiani.
Dopo avere segnato livelli minimi nella storia, i mutui stanno infatti recuperando punti fisiologici, come mostra l’analisi del Crif di febbraio 2022, che rivela certamente un calo del -22,8% ma dove la percentuale è da addebitare soprattutto al tramonto della surroga, che ha obiettivamente ‘sballato’ i parametri di confronto fino a che la sua presenza non verrà del tutto esaurita.
A gennaio risulta comunque in ulteriore crescita (+5,4%) l’importo medio dei mutui richiesti, che si è attestato a 143.030 euro, facendo segnare il record assoluto degli ultimi 10 anni.
Mercato dei mutui: come si stanno comportando i tassi di interesse?
Secondo l’Osservatorio Mutuionline, l’Eurirs è in leggera rimonta anche a inizio 2022 rispetto ai livelli del 2021: per quanto riguarda il tasso a 10 anni, passa dallo 0,17% di dicembre 2021 al 0,39% della rilevazione di gennaio 2022, mentre per quello a 20 anni da 0,38% a 0,60% e quello a 30 anni da 0,30% a 0,52%.
In sostanza, ci si avvicina ai livelli del pre-pandemia.
I Tan fissi medi (20 e 30 anni) stanno passando da 1,18% a 1,25%, quindi con un lieve aumento, mentre il fisso è stazionario sullo 0,76%.
Questa è la fotografia dei tassi in salita a inizio 2022.
Consolidato l’interesse per il mutuo prima casa
I dati Mutuionline relativi a gennaio 2022 rivelano che il 71,2% delle richieste di mutuo riguarda l’acquisto di prima casa, un bel salto se si considera che a gennaio 2021 erano il 52,2% (+36,4%).
Il boom guarda soprattutto all’acquisto prima casa dei giovani grazie alla garanzia del governo, che ha spinto il comparto, ma anche al calo di interesse per la surroga, che nel primo trimestre del 2021 ha pesato in termini di richiesta per il 39,2%.
Come visto ed elaborato dal Crif, c’è la propensione a mutui più corposi, il che può tradurre le nuove esigenze abitative, ovvero la volontà di spendere qualcosa in più ma per l’immobile che piace.
Questo trend si riflette anche nella durata più lunga dei mutui.
Secondo i dati dell’Osservatorio, le richieste con durate superiori ai 20 anni sono passate dal 47,9% del totale del primo trimestre 2021 al 60,4% del trimestre in corso (+26,1%).
Stesso filo logico per gli importi medi, che continuano a crescere, rivelando la richiesta media più alta degli ultimi 10 anni.
I dati dimostrano nel loro complesso una maggiore propensione media a investire nella casa.
Che sia un buon momento per farlo è oggettivo, soprattutto per i giovani che possono contare sulla garanzia governativa, ma anche per i tassi dei mutui, che si mantengono a livelli ancora convenienti.
Il mio consiglio in tema di mercato dei mutui e accesso al credito per l’acquisto della casa è di considerare più proposte di mutuo, in quanto ogni banca ha il suo bouquet di offerte, che meritano di essere analizzate con attenzione.
Ogni progetto di acquisto è inoltre iper personale e va studiato, calibrato e deciso con l’analisi di ogni fattore, dove il tasso è parte importantissima, ma devono essere analizzate anche le condizioni, la durata, ovviamente l’importo e le spese accessorie.
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