Il mercato immobiliare del secondo trimestre del 2024 ha registrato un incremento moderato nel numero di compravendite di abitazioni in Italia, con un aumento dell’1,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Questo dato, seppur positivo, evidenzia una crescita in tutte le aree geografiche del paese, con piccole differenze tra le grandi città. Le città maggiori mostrano infatti variazioni diversificate, con alcune aree che continuano a trainare il mercato più di altre.
La fonte è il rapporto dell’OMI, Agenzia delle Entrate.
Il mercato immobiliare del secondo trimestre 2024
Tra i dati più rilevanti emersi in questo trimestre, spicca il fatto che oltre il 40% delle compravendite è stato effettuato da persone fisiche che hanno ricorso a un mutuo ipotecario, una percentuale in aumento rispetto al trimestre precedente.
Questa crescita è stata alimentata anche dall’incremento dell’acquisto di prime case, che ha rappresentato il 71% del totale delle transazioni. Al contrario, solo il 6,4% delle abitazioni acquistate erano di nuova costruzione, segnalando una preferenza per le abitazioni esistenti.
L’analisi per dimensione delle abitazioni mostra che gli incrementi maggiori nelle compravendite si sono registrati per le abitazioni di piccole dimensioni (inferiori ai 50 m²) e per quelle di grandi dimensioni (superiori ai 115 m²).
Entrambe queste categorie hanno visto un incremento del 2% circa.
Le aree più dinamiche sono risultate essere quelle del Nord e del Centro Italia, mentre i comuni minori hanno contribuito maggiormente alla crescita complessiva rispetto alle città capoluogo.
La dinamica dei prezzi e il ricorso ai mutui
Secondo l’ISTAT, nel primo trimestre del 2024, i prezzi delle abitazioni in Italia hanno mostrato un leggero calo dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, ma un aumento dell’1,7% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Questo incremento dei prezzi è stato trainato in particolare dalle abitazioni di nuova costruzione, i cui prezzi sono saliti del 5,4%, anche se in rallentamento rispetto all’8,8% registrato nel trimestre precedente.
Il mercato delle locazioni: contrazioni e aumenti
Per quanto riguarda il mercato delle locazioni, il mercato immobiliare del secondo trimestre del 2024 ha visto una flessione del 2,7% nel numero di nuove registrazioni di contratti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Questa contrazione ha colpito sia le aree ad alta tensione abitativa sia quelle meno pressate dalla domanda, con cali simili in entrambe le categorie.
Tuttavia, all’interno del mercato delle locazioni si registrano dinamiche contrastanti. Mentre i contratti di locazione ordinari di lungo periodo hanno subito una contrazione del 5,5%, sono aumentati i contratti transitori (+1,3%) e quelli agevolati per studenti, con un incremento particolarmente marcato per le locazioni di porzioni di abitazioni (+25,7%).
Anche i canoni di locazione sono aumentati su base tendenziale per tutti i segmenti.
L’aumento più rilevante si è osservato nel segmento delle locazioni per studenti, dove non solo il numero di contratti è cresciuto significativamente, ma anche i canoni hanno subito un incremento del 4,5% per le abitazioni locate interamente e del 25,7% per le porzioni di abitazioni.
Le aspettative future degli operatori immobiliari
Secondo un’indagine congiunturale condotta da Banca d’Italia, Tecnoborsa e OMI-Agenzia delle Entrate, gli agenti immobiliari rimangono cauti sulle prospettive del mercato immobiliare. La quota di operatori che prevede un aumento delle transazioni è in diminuzione, mentre una percentuale significativa (67,2%) ritiene che i prezzi rimarranno stabili.
In conclusione, il mercato immobiliare del secondo trimestre del 2024 evidenzia uno scenario che, seppur in lieve ripresa, affronta sfide legate alla fiducia dei consumatori e alle dinamiche delle locazioni. Le prospettive future rimangono incerte, anche se la stabilità dei prezzi e l’aumento delle transazioni nei comuni minori offrono segnali di resilienza.
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