Affrontiamo oggi il tema dei dati del mercato immobiliare italiano da un punto di vista diverso: quello di chi vuole aspettare a vendere casa, in attesa che la situazione migliori e che il mercato si rialzi.
Si tratta di un tema spinoso, che corre parallelo agli sconvolgimenti che hanno interessato il mercato immobiliare italiano, da ribasso partito nel 2007 fino al black out post riforma Monti 2012 che, non dimentichiamoci, ha fatto scendere il prezzo delle case del 30%.
Si tratta di cifre che, a quel tempo, erano immaginabili e oggi gli stessi agenti immobiliari hanno le spalle più larghe, così come chi vuole vendere casa ha fatto i conti con un mercato che fatica a riprendersi.
Non tutti, però, perché c’è chi ancora oggi è fermamente convinto che lasciare la casa ‘a dormire’ senza venderla è la scelta migliore da fare, in attesa che avvenga il miracolo.
Parliamo di miracolo senza usare mezze misure, perché molte di queste persone sono legate a un concetto di mercato pre 2007 che, purtroppo, no esiste più. Al tempo, infatti, i prezzi salivano e il mercato immobiliare italiano era fiorente.
Mercato Immobiliare Italiano: facciamo i conti con la realtà
I barlumi di speranza che arrivano dagli ultimi dati potrebbero far pensare che le compravendite stanno aumentando e che il mercato immobiliare italiano stia rinascendo.
Da 10 anni i prezzi delle case sono in discesa, con una perdita che, in alcuni casi, ha toccato la percentuale del 50%. Pensare che i prezzi saliranno con lo stesso ritmo è quindi falso, anzi, è distorto, perché la chiave di tutto va ricercata nella abbondanza delle case a disposizione.
E qui torniamo a una legge economica molto semplice: perché il prezzo di un prodotto si alzi la domanda deve essere maggiore rispetto all’offerta.
In altre parole, dovrebbero esserci più case in Italia di quante vengono richieste dagli italiani.
Solo in questa condizione di mercato i prezzi degli immobili possono salire e proporsi a livelli pre crisi.
E ora guardiamo in faccia la realtà e chiediamoci: quante case sfitte, con il cartello vendesi vediamo nel nostro paese? La risposta è molte e interessa soprattutto i centri storicima non solo. Il mercato ha generato troppi immobili e tanti lasciti o eredità sono attualmente sul mercato perché gli eredi vogliono vendere, perché molto spesso non sanno che farsene di case magari vecchie e tutte da rifare.
I dati che dimostrano un aumento delle compravendite si legano solo ed esclusivamente al prezzo basso che gli immobili dimostrano oggi, ovvero la gente che compra casa lo fa perché conviene.
Mercato immobiliare italiano: il ‘non ho fretta’ non funziona
Viceversa, i dati parlano chiaro, perché più si aspetta a vendere e più si perdono soldi.
La motivazione’non ho fretta‘ può anche starci, ma mettere un immobile in vendita a un prezzo fuori mercato (spesso legato al valore affettivo dell’immobile) è controproducente perché gli anni passano e gli immobili perdono in termini di attrazione e anche di qualità.
La casa si deteriora se non viene vissuta e mantenuta in buone condizioni, quindi la prassi è che i proprietari vivano una sortadi calvario, dove alla fine cedono per sfinimento svendendo l’immobile. E neanchequesto è giusto, quindi la decisione più astuta, che fa bene a chi vuole vendere casa e allo stesso mercato è: vendere, al prezzo giusto, oggi.
Un immobile ben presentato sul mercato fa gola agli acquirenti, perché c’è chi cerca casa davvero e queste persone sono pronte a cogliere al volo le opportunità che un buon rapporto fra qualità e prezzo riserva loro.
Ma questo rapporto deve essere vero, altrimenti il rischio di lasciar passare il tempo inutilmente c’è, eccome.
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