L’altro giorno ho visto un video che da un lato mi ha fatto sorridere e, dall’altro, anche pensare un bel po’ sulle dinamiche del vendere casa da privato.
Il video è ad opera del ‘Proprietario imbruttito’ e canzona proprio un proprietario di una casa che vuole vendere senza il supporto dell’agenzia, perché non vuole pagare le commissioni.
Il proprietario ha deciso che vuole vendere la casa da privato, ovvero da solo, al maggior prezzo possibile e nel minor tempo possibile.
Bene, fa le sue belle fotografie col telefonino, scrive un bel annuncio decantando le bellezze del suo appartamento.
Pubblica gratuitamente l’annuncio su un portale immobiliare, si siede sulla poltrona e aspetta le telefonate degli interessati che certamente non vedranno l’ora di chiamarlo.
Ecco, arriva la prima telefonata.
È l’agenzia immobiliare Caio, che ha visto il suo bel annuncio e le piacerebbe trattare la vendita dell’immobile.
Il proprietario risponde di no, non ha bisogno di intermediari e ha deciso di fare tutto da solo. Arrivederci e grazie.
Ma ecco la seconda telefonata. È l’agenzia Immobiliare Pinco, che ha proprio dei clienti interessati a questo tipo di casa.
Il proprietario risponde all’agenzia che se ha dei clienti interessati può pure portarli, ma premette che non intende pagare nessun tipo di mediazione.
L’agenzia Pinco non chiama mai più.
Finalmente ecco la 14.ª telefonata.
È il signor Bevilacqua interessato all’immobile.
Ma il signor Bevilacqua è una persona precisa e ha un cugino di sua suocera che lavora al catasto.
Vuole prima verificare la documentazione, quindi richiede: attestato di prestazione energetica atto di provenienza, visura catastale, planimetria catastale, autorizzazione edilizia con tavole allegate, visura ipotecaria, piano di ammortamento del mutuo residuo, tabella dei millesimi condominiali, ultima delibera condominiale, inventario dei mobili, planimetria quotata, estratto dell’atto di matrimonio. E anche una dichiarazione giurata dall’amministratore che i vicini di casa non sono dei rompixxx.
Il proprietario si perde nei documenti. Ma non bastava pubblicare qualche foto per vendere il suo immobile? Eppure su Internet c’era scritto così…
Finalmente, però, arriva il primo appuntamento.
La famiglia Parodi può visitare l’appartamento solo domenica mattina.
Peccato, il proprietario dovrà rinunciare alla gita già programmata a Venezia con sua moglie.
I Parodi arrivano con mezz’ora di ritardo. Il loro figlio Pier Marco, era impegnato su TikTok e, dopo aver vivisezionato ogni angolo della casa, la trovano di loro gradimento.
Bellissima, è proprio quello che cercavano, sono interessati all’acquisto!
Oddio, e adesso cosa deve fare il proprietario?
Correre a comprare il modulo prestampato in cartoleria, compilarlo di fretta e finalmente la firma e l’assegno di caparra?
Il Parodi chiede se è possibile inserire nella scrittura vendita a misura.
Ma certo, risponde il proprietario, che problema c’è. E poi una famiglia così carina e simpatica.
Sette giorni dopo, al proprietario arriva una bella raccomandata del loro avvocato: nel compromesso è stata dichiarata una metratura che non corrisponde alla reale superficie dell’immobile e quindi la famiglia Parodi pretende la restituzione della caparra doppia e la risoluzione del contratto o una sensibile riduzione del prezzo di acquisto.
Beh, il proprietario ci ha perso 50.000€, ma ha risparmiato 10.000€ di mediazione dell’agenzia…
Questa storia è decisamente intelligente, perché racconta qualcosa che può capitare a chiunque voglia vendere casa da privato.
Vendere casa da privato: 3 super rischi
Ne ho già parlato in un scorso articolo, ma schematizzo tre punti, o meglio tre rischi, a cui tutti i privati possono incorrere se vogliono vendere casa senza l’aiuto di un professionista:
- Non sanno quali documenti è necessario produrre per la compravendita e nemmeno come reperirli → con il risultato di trovarsi con l’impossibilità di rogitare dal notaio o con immensi problemi futuri.
- Non sanno se il compratore è solvente → con il rischio di veder sfumare l’affare e perderci soldi, tempo ed energie.
- Non sanno come funzionano i contratti di compravendita → con il rischio di rimetterci economicamente, anche migliaia di euro come dimostra la storia del proprietario imbruttito.
E questi sono solo tre aspetti, ce ne sono molti altri, perché il punto è che, purtroppo, l’agenzia immobiliare viene vista come un costo, quando invece un valore che permette di:
- verificare e raccogliere la documentazione che serve per vendere casa
- verificare se chi vuole comprare è solvente
- definire i contratti a norma di legge
In conclusione, dietro la firma del rogito c’è un lavoro immenso – se ben fatto – che è garanzia di una compravendita sicura e quindi favorevole nel presente, così come nel futuro.
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